Con il modello REDDITI 2025 si verificherà il riassorbimento dei disallineamenti civilistici e fiscali esistenti.
Con il modello REDDITI 2025 si verificherà il riassorbimento dei disallineamenti civilistici e fiscali esistenti.
Il “contenuto libero” del piano rende plausibile la previsione di escludere taluni beni o diritti dalla proposta.
L’intervento interessa, tra gli altri, le opere in corso di esecuzione, infrannuali e ultrannuali, e i contributi in conto capitale.
Indicazioni operative sulle informazioni da comunicare sono contenute nelle recenti FAQ della Commissione europea e nella circ. Assonime n. 21/2024.
L’incremento, contenuto nel Ddl. annuale per il mercato e la concorrenza, sarebbe previsto dal 2025.
Per le micro imprese in regime semplificato la neutralità fiscale dipende dal comportamento contabile.
Dovrebbero aversi conseguenze speculari a quelle sperimentate nel 2006.
Nel reddito di riferimento da usare per la determinazione delle agevolazioni non rientrano i premi di risultato assoggettati a imposta sostitutiva.
Viene prevista l’aliquota agevolata dello 0,1%, con facoltà dei Comuni solo di ridurla fino all’azzeramento.
Le associazioni potranno beneficiare del regime di esclusione ancora per un anno.