Ecco gli argomenti trattati nella circolare di luglio 2018:
- Prossime scadenze
- Proroga al 1° luglio della fatturazione elettronica per i carburanti
- Fattura elettronica: attivi i servizi gratuiti dell’Agenzia Entrate
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di luglio 2018:
L’art. 1, comma 910, della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018), dal 1° luglio 2018, ha disposto l’obbligo di tracciabilità del pagamento degli stipendi. I datori di lavoro non potranno più corrispondere le retribuzioni ai loro dipendenti mediante l’utilizzo del denaro contante, con deroga per alcune categorie di rapporti di lavoro, ma è consentito esclusivamente l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. Nel caso di violazioni del predetto obbligo, ovvero, nonostante l’utilizzo dei sistemi di pagamento consentiti, il versamento delle somme effettivamente dovute non sia stato realmente corrisposto, per il datore di lavoro o committente sono previste pesanti sanzioni.
Nella scheda che segue riepiloghiamo la nuova normativa ed i più rilevanti chiarimenti forniti dai documenti di prassi.
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di giugno 2018:
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di maggio 2018:
Nella giornata del 30 aprile l’Agenzia delle entrate è intervenuta sul tema della fatturazione elettronica con il provvedimento n. 89757/2018 e con la circolare 8/E/2018.
Mentre il provvedimento si occupa, più in generale, delle regole di emissione e ricezione delle fatture elettroniche, la circolare si concentra sulle misure introdotte in tema di cessione di carburanti e sulle relative modalità di pagamento e fatturazione, dedicando anche qualche cenno alle misure dettate in materia di contratti d’appalto.
Sintetizziamo, di seguito, i più rilevanti chiarimenti forniti.
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di aprile 2018:
L’accertamento da redditometro, disciplinato dall’art. 38, commi dal quarto al settimo, del D.P.R. n. 600/1973, costituisce una metodologia del tutto particolare di accertamento, perché consente all’Amministrazione finanziaria di determinare in maniera induttiva il reddito complessivo del contribuente, focalizzando la propria attenzione non sulle fonti di eventuali redditi non dichiarati, quanto piuttosto sulla capacità di spesa del contribuente sottoposto a controllo, partendo dal presupposto che ad ogni flusso economico in uscita debba corrisponderne uno in entrata, la cui irrilevanza reddituale dovrà essere poi dimostrata dal contribuente.
Nel seguito si riporta una breve analisi di tale metodo accertativo e delle possibili strategie difensive del contribuente.
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di marzo 2018:
Ecco gli argomenti trattati nella circolare di febbraio 2018:
Con la Circolare 17 gennaio 2018, n. 1/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito gli attesi chiarimenti in merito alla disciplina della detrazione Iva a seguito delle novità introdotte dall’art. 2, comma 1 , della “manovra correttiva” della primavera scorsa (D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modifiche dalla Legge n. 96/2017): la norma, in particolare, ha ridotto il termine entro il quale i soggetti passivi possono detrarre l’Iva assolta sugli acquisti e modificato le regole relative alla registrazione delle fatture.
Importante anche la precisazione secondo cui “sono fatti salvi e non saranno sanzionabili i comportamenti” – adottati dai contribuenti” in sede di liquidazione periodica relativa al mese di dicembre 2017 (il cui termine era fissato al 16 gennaio 2018) – “difformi rispetto alle indicazioni fornite con il presente documento di prassi”.
Nel seguito si riporta una sintesi del citato documento di prassi.