L’accordo modificativo deve rispondere ai bisogni della famiglia.
L’accordo modificativo deve rispondere ai bisogni della famiglia.
Gli iscritti nell’elenco in vigore dal 1° gennaio 2023 dovranno comprovare il permanere dei requisiti.
In sede di compilazione del modello REDDITI 2023 non rilevano le operazioni effettuate nel 2023.
Prevista anche un’una tantum di 500 euro a dicembre o di 650 euro in strumenti di welfare da fruire nel 2024.
Ciò solo se l’Agenzia delle Dogane, in esito alla procedura di cooperazione amministrativa, continua a nutrire dubbi sull’origine dei prodotti importati.
L’inutile doppio deposito, chiesto da alcuni tribunali nel fallimento, è anacronistico.
La fattispecie deve sempre essere contestualizzata.
Il DLgs. 183/2021 ha però ripristinato il rinvio all’art. 2382 c.c..