Le novità delle Dichiarazioni di intento 2017

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Novità per le Dichiarazioni di intento in vigore dal 1° marzo 2017

Il prossimo 1° marzo entrerà in vigore la nuova modulistica delle dichiarazioni d’intento, così come riformata dal provvedimento AdE del 2 dicembre scorso. Sull’apparente inutilità di tali modifiche avevamo già formulato alcune osservazioni all’interno delle Circolari periodiche.

Tale tesi, di fatto, risulta ora confermata dalle risposte recentemente fornite dall’Agenzia delle Entrate (registro ufficiale 0027195 del 07-02-2017-U) a Confimi industria, la confederazione delle imprese manifatturiere, che – con una missiva dello scorso 11 gennaio – aveva formulato specifici quesiti orientati a fugare possibili dubbi legati all’utilizzo massivo (e troppo disinvolto) della casella 2operazioni fino a concorrenza di euro …”.

Ma riepiloghiamo lo svolgersi dei fatti.

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La comunicazione dell’amministratore di condominio per le spese sulle parti comuni

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Il 28 febbraio scade il termine per l’invio all’anagrafe tributaria, da parte degli amministratori di condominio, dei dati relativi alle spese sostenute nel 2016 per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per l’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione. A pochi giorni dalla data prevista molte sono ancora le incertezze e i dubbi sollevati dagli operatori del settore. Questi i motivi che lo scorso 8 febbraio hanno condotto Confedilizia a richiedere l’annullamento dell’adempimento.

Vediamo quindi in cosa consiste questo adempimento.

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Comunicazione spese sanitarie 2016

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Spese sanitarie 2016: invio dei dati al sistema TS entro il 31 gennaio 2017 09 febbraio 2017

Ai fini della predisposizione della dichiarazione “precompilata”, entro il prossimo 31 gennaio 09 febbraio, i soggetti che erogano prestazioni sanitarie (medici, odontoiatri, psicologi, farmacie, cliniche private, etc.) sono tenuti a comunicare al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi alle spese mediche sostenute dai contribuenti nell’anno 2016.

Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 17731 del 25/1/2017 è stata disposta una proroga al 09/02/2017 del termine di scadenza dell’adempimento.

Vediamo quindi in cosa consiste questo adempimento e quali sono i soggetti obbligati.

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Il nuovo regime di cassa per le imprese minori

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Dal 2017 nuovo regime contabile per le imprese in contabilità semplificata

Con l’approvazione definitiva della Legge di bilancio 2017, a partire dal periodo d’imposta 2017, le imprese minori hanno l’obbligo di applicare il regime di cassa. In estrema sintesi, sono considerati imprese minori, ai sensi del rinnovato art. 18 del D.P.R. n. 600/1973, i soggetti che hanno percepito in un anno intero ovvero hanno conseguito nell’ultimo anno di applicazione del criterio di competenza, previsto dall’art. 109, comma 2, del T.U.I.R., ricavi non superiori a 400.000 euro per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, ovvero di 700.000 euro per le imprese aventi per oggetto altre attività.

Per coloro che non intendono applicare il regime di cassa viene sempre mantenuta la possibilità di optare per la determinazione del reddito secondo i criteri ordinari.

Vediamo quindi cosa cambia per i soggetti “costretti” ad utilizzare il nuovo regime contabile.

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Mancato ricevimento della fattura: procedura di regolarizzazione

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Mancato ricevimento della fattura da parte del fornitore: procedura di regolarizzazione

L’articolo 21 del DPR 633/1972 stabilisce che per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio debba emettere fattura.
La fattura deve essere emessa al momento di effettuazione dell’operazione, determinato ai sensi dell’articolo 6 dello stesso decreto, e quindi in linea generale:
– al momento della stipula dell’atto, se l’operazione ha per oggetto il trasferimento di beni immobili;
– al momento della consegna o spedizione, se riguarda beni mobili;
– al momento del pagamento del corrispettivo, se riguarda prestazioni di servizi.
Le casistiche particolari (cessioni con effetti differiti, fatturazione differita, pagamento antecedente, …) sono regolate dallo stesso articolo 6.

Ma cosa succede – ipotesi non così infrequente nella pratica commerciale – se il cliente non riceve la fattura? O se la riceve con indicazioni errate?

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