Il compenso riscosso nell’anno successivo alla chiusurae alla cessazione dell’attività professionale abituale si considera reddito diverso.
Il compenso riscosso nell’anno successivo alla chiusurae alla cessazione dell’attività professionale abituale si considera reddito diverso.
In caso contrario, il superminimo di fonte collettiva è anche modificabile in peius da successivi contratti collettivi.
Molti contribuenti dovranno decidere in autonomia se adeguarsi al reddito figurativo o rischiare la sanzione per infedele dichiarazione.
Lo stesso vale per la società che non ha mai avuto sede in Italia.
Negli ultimi anni la compilazione dei quadri è stata semplificata.
La lacuna normativa è da ascrivere a una precisa volontà del legislatore, confermata anche nel decreto correttivo-ter.
Anche sul piano fiscale il convivente ha i medesimi vantaggi del collaboratore familiare.
Si tratta di una condotta che travalica i limiti imposti dall’art. 26 della L. 300/70.
L’eliminazione del richiamo esplicito alle false comunicazioni sociali non esclude del tutto il potenziale rilievo penale.