Professioni sanitarie: novità su “fattura elettronica” e comunicazioni al STS (Sistema Tessera Sanitaria)

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Il 2021 doveva rappresentare per i contribuenti esercenti le professioni sanitarie l’anno dell’ingresso a pieno titolo nel “Fisco telematico”, ma, ancora una volta, così non è stato. Quanto sopra in seguito ai nuovi rinvii relativi agli obblighi che, secondo i piani iniziali, dovevano decorrere dal 1° gennaio 2021, formalizzati, sul filo di lana, in sede di manovra finanziaria (legge 30 dicembre 2020, n. 178) e del cd. “decreto milleproroghe” (D.L. 31 dicembre 2020, n. 183). Non tutto, però, resterà come prima, poiché importanti novità sono state introdotte in materia di trasmissione dati al Sistema Tessera Sanitaria.

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Pubblicato il Decreto “Cura Italia”

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È stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, in tarda serata, e subito entrato in vigore il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (decreto-legge “Cura Italia”), approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento – che ora passerà all’esame di Camera e Senato – contiene una serie di misure di sostegno economico per imprese, lavoratori autonomi e famiglie, in conseguenza all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.

Si prevede tra l’altro che per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Italia, con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data del 17 marzo 2020, siano sospesi i versamenti da autoliquidazione che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2020:

  • relativi alle ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente, e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che tali soggetti operano in qualità di sostituti d’imposta;
  • relativi all’Iva (annuale e mensile);
  • relativi alle addizionali Irpef;
  • relativi ai contributi previdenziali e assistenziali, e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.

I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi:

  • in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020, oppure
  • mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.

Sono sospesi i termini dei versamenti, scadenti nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da:

  • cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione;
  • avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle Entrate;
  • avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali;
  • atti di accertamento esecutivo emessi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
  • ingiunzioni emesse dagli enti territoriali;
  • atti esecutivi emessi dagli enti locali sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali.

Nel proseguio si esaminano in prima lettura alcune delle principali novità del provvedimento.

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